La lombalgia è spesso associata a trattamenti costosi, inefficaci e in alcuni casi dannosi. Le credenze errate sulla lombalgia sono associate a livelli maggiori di dolore, disabilità, assenza dal lavoro e ricorso ad assistenza sanitarie. Le credenze errate sono molto frequenti nei soggetti con lombalgia e possono essere rinforzate dai media e dai clinici.
10 credenze errate sulla lombalgia
Mito 1: la lombalgia è spesso un disturbo grave.
Mito 2: la lombalgia diventerà cronica e peggiorerà andando avanti con gli anni.
Mito 3: la lombalgia persistente è sempre associata ad un danno.
Mito 4: le indagini strumentali sono sempre necessarie per individuare la causa della lombalgia.
Mito 5: il dolore durante l’esercizio fisico e il movimento rappresenta sempre un allarme che la colonna vertebrale si sta danneggiando e un segnale che avvisa di interrompere o modificare l’attività.
Mito 6: la lombalgia è causata da una postura sbagliata da seduti, in piedi o nel sollevare i pesi.
Mito 7: la lombalgia è causata da muscoli addominali deboli; addominali forti proteggono da futuri episodi di lombalgia.
Mito 8: carichi ripetitivi sulla colonna vertebrale causano usura e danni ai tessuti.
Mito 9: le riacutizzazioni sono segnali di un danno ai tessuti e necessitano di riposo.
Mito 10: farmaci, infiltrazioni e chirurgia sono efficaci e necessari per trattare la lombalgia.
Le credenze errate possono portare a comportamenti errati (come evitare normali posture, movimenti e attività importanti) ed eccessivi atteggiamenti protettivi inutili, oltre che a ricorrere a strategie di trattamento farmacologiche ed invasive per alleviare i sintomi o ad approcci proposti per correggere errori posturali (come la ginnastica posturale). Le credenze errate possono alterare anche il profilo psicologico, causando stress, ansia e depressione.
10 concetti utili sulla lombalgia
Escluse red flag e patologie gravi, le evidenze mostrano che:
Concetto 1: la lombalgia non necessita di essere curata per tutta la vita.
Concetto 2: la maggior parte degli episodi di lombalgia migliorano e la lombalgia non peggiora invecchiando.
Concetto 3: un atteggiamento negativo, la paura del movimento e una scarsa fiducia nella guarigione sono associate al dolore persistente più del danno tissutale.
Concetto 4: le indagine strumentali non determinano la prognosi dell’episodio di lombalgia, la probabilità di una futura disabilità e non migliorano il risultato clinico.
Concetto 5: esercizi graduali e movimenti in tutte le direzioni sono sicuri e benefici per la colonna vertebrale.
Concetto 6: le postura da seduti, in piedi e nel sollevamento dei pesi non predicono la lombalgia e la persistenza dei sintomi.
Concetto 7: addominali deboli non sono causa di lombalgia e alcune persone con lombalgia tendono a contrarre in modo eccessivo questi muscoli. È importante avere dei muscoli forti, ma è anche utile rilassarli quando non servono.
Concetto 8: i movimenti e i carichi sono sicuri e costruiscono la resilienza se sono graduali.
Concetto 9: le riacutizzazioni sono legate a cambiamenti delle attività, allo stress e all’umore più che ad un danno dei tessuti.
Concetto 10: i trattamenti per la lombalgia sono economici e sicuri. Comprendono l’educazione, che è orientata al paziente e favorisce un atteggiamento positivo, e l’insegnare alle persone ad ottimizzare la loro salute fisica e mentale (come partecipare ad attività fisiche e sociali, mantenere delle abitudini salutari del sonno e dell’alimentazione, continuare a lavorare).
I clinici dovrebbero includere questi concetti nella gestione della lombalgia.